Nonostante sia impiegata quotidianamente in tantissime realtà, oggigiorno c’è ancora parecchia confusione in merito al Link Building: cos’è davvero? Quanto è importante per la SEO?

In breve, sebbene non sia l’unica tecnica in grado di migliorare il posizionamento nella SERP, di sicuro è una di quelle che da risultati migliori, specialmente nel medio e nel lungo periodo.

Al tempo stesso, però, è essenziale procedere nel modo corretto ed evitare determinati errori che potrebbero portare alla penalizzazione del tuo sito.

Cos’è il Link Building?

L’espressione “Link Building” potremmo tradurla in italiano con “Costruzione dei Link” e, in sostanza, si tratta – per l’appunto – di creare una vera e propria rete di collegamenti.

Questi vanno intesi sia verso, che da altri siti.

Molto semplicemente, stiamo parlando dell’acquisizione “artificiale” dei così detti “Backlink”, ossia link esterni che puntano verso il tuo.

Detto ciò, se sei interessato al Link Building è perché, in qualche modo, l’hai letto citato come tecnica da attuare in ambito SEO, ossia “Search Engine Optimization” (leggi la nostra guida per avere una panoramica completa).

Ciò è del tutto vero e, nei prossimi paragrafi, parleremo nel dettaglio anche della loro correlazione.

Tuttavia, considera la Link Building come una sorta di “arma” da “maneggiare con cura”.

Quindi, prima di cimentarti, è fondamentale comprendere alcuni aspetti di carattere generale, a cominciare dalla differenza con il Link Earning.

1. Link Building Vs Link Earning: differenze

Se il “Link Building” è la “Costruzione artificiale della rete di Backlink”, il “Link Earning” è – lettaralmente – il “Guadagno dei Backlink”.

In parole povere, si tratta dell’acquisizione “organica” di questi ultimi, derivata, chiaramente, dalla qualità e quantità di contenuti presenti nel tuo sito.

Per comprendere velocemente il concetto di fondo, pensa a Wikipedia.

È il chiaro esempio di Link Earning frutto della miriade di informazioni presenti al suo interno.

Quindi, essendoci praticamente qualsiasi cosa, ecco che viene “linkata” spesso come fonte, negli ambiti più disparati.

Insomma, se i contenuti presenti sul tuo sito sono davvero utili, esaustivi, genuini ed originali, prima o poi diventerai anche tu la “fonte” per qualcun altro.

Detto questo, ottenere Backlink in contesto di Link Earning sarebbe il top.

Purtroppo, però, i risultati ci mettono davvero tanto ad arrivare, specialmente se il tuo sito è online da relativamente poco.

Parliamo di mesi, se non anni. Ecco perché – in parallelo all’acquisizione di Backlink in modo organico – conviene portare avanti anche il Link Building.

A cosa serve il Link Building?

Il Link Building serve, per l’appunto, a velocizzare la creazione della rete di Backlink, in modo tale da soddisfare alcuni parametri che determinano il posizionamento nella SERP dei motori di ricerca.

In parole povere, per stabilire l’autorevolezza di un sito e, quindi, “capire in che posizione metterlo”, i crawler di Google e degli altri motori analizzano proprio quanti e quali siti “linkano” al tuo.

Insomma, se vieni citato come “fonte” da qualcun altro, significa che, effettivamente, il tuo sito propone qualcosa di interessante.

Di conseguenza, meriti di ottenere una certa visibilità proprio all’interno della SERP.

Sostanzialmente, i crawler dei motori di ricerca “ragionano” in questo modo.

Semplificando ulteriormente, il Link Building serve ad ottenere gli stessi risultati del Link Earning, ma in tempi molto più ristretti.

Il tutto, naturalmente, compiendo attivamente determinate azioni, in aggiunta alla pubblicazione dei contenuti di alta qualità.

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Correlazione tra SEO e Link Building

Come avrai già intuito, il Link Building è una delle tecniche appartenenti alla SEO, ossia l’ottimizzazione al fine di soddisfare i requisiti dei principali motori di ricerca, Google in primis.

Nello specifico, il Link Building rientra nella sotto categoria chiamata “SEO Off-Page”.

In sostanza, raggruppa tutte quelle tecniche di ottimizzazione che si attuano al di fuori del contesto del proprio sito.

Infatti, semmai sono gli altri a dover fare qualcosa, cioè linkare verso il tuo sito.

Arrivati a questo punto, potresti pensare che basterebbe piazzare qualche tuo URL in altri siti a caso.

Assolutamente no!

I crawler analizzano anche il tipo di interazione che intercorre tra 2 siti “linkati”, così come la rispettiva Domain Authority.

Ecco perché bisogna procedere prestando la massima attenzione a tutti gli step che ti illustreremo nel paragrafo successivo.

Come fare Link Building in ottica SEO Off-Site

Per fare Link Building in contesto di SEO Off-Site devi lavorare nei seguenti ambiti:

  1. Guest Blogging
  2. Recensioni
  3. Stampa “main stream” e Istituzioni
  4. Partnership
  5. Acquisto Backlink

Senza rendere la questione troppo complicata, quelli che abbiamo elencato sono proprio i principali metodi per svolgere il Link Building, ovvero acquisire Backlink in modo “artificiale” agendo attivamente.

Puoi decidere se sfruttarli tutti quanti, così come concentrarti solo su qualcuno in particolare.

Ovviamente, più ti dai da fare, prima arriveranno i risultati sperati.

Prima di cominciare, però, ricordati che il Link Building – pure essendo un’attività “artificiale” – non potrà mai sostituire la’attività di SEO Copywriting da parte tua.

Molto francamente, se il tuo sito ha al suo interno poco o nulla ed è “linkato” da altri, i crawler ti “beccherebbero” all’istante, penalizzandoti di brutto.

La vera complessità sta proprio qui, ovvero “camuffare” il Link Building da Link Earning, facendo passare l’acquisizione artificiale di Backlink come “abbastanza organica” agli occhi dei crawler.

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1. Guest Bloggin

La prima tecnica di Link Building – e pure quella più datata – che esaminiamo è il “guest bloggin”.

Molto banalmente, si tratta di scrivere uno o più contenuti da postare all’interno di altri siti.

Semplice, efficace e in grado di dare risultati molto alla svelta.

Peccato, però, che in concreto non sia poi così semplice da attuare.

Infatti, è necessario avere una certa Web Reputation, affinché qualcuno ti “ospiti” nel suo sito.

Non solo, è necessario essere pure competenti in quel determinato ambito.

Per carità, provare non costa nulla, alla fine è sufficiente puntare ai siti più affini al tuo che hai individuato e contattare i rispettivi proprietari.

Ovviamente, nel caso non avessi ancora un “nome”, non sperare in troppe risposte positive.

Tuttavia, con un sito ben fatto e pieno di contenuti interessanti avresti, senz’altro, molte chance in più.

2. Recensioni

Al contrario del precedente, fare Link Building sfruttando il meccanismo delle recensioni è un qualcosa di relativamente recente.

È vero, ci sono sempre state, dal momento che, in fin dei conti, si tratta del classico “passa parola” (anima del commercio, da sempre), solamente “in salsa” digitale 3.0.

Tuttavia, solo negli ultimi tempi le recensioni hanno ottenuto un’autorevolezza “tombale”, se così possiamo dire.

Ormai non si contano più le realtà che, grazie ad esse, sono decollate, o fallite clamorosamente.

Ad differenza dal Guest Blogging, ottenere Backlink è relativamente più semplice, anche se non banale.

Infatti, oggigiorno in rete ci sono miliardi di recensioni, pertanto è dura emergere con le proprie.

Comunque sia, alla fine dei conti, attuare tale tecnica non costa nulla, se non l’acquisto del prodotto al fine di testarlo.

A tal proposito, conviene chiedere al SEO Specialist di elaborare una vera e propria strategia, puntando sia sui grandi brand, ma anche su quelli meno conosciuti (quindi meno concorrenziali).

3. Stampa “main stream” e Istituzioni

Sempre in relazione al Link Building, il “sogno” di chiunque abbia sito è quello di ottenere dei Backlink da parte di siti estremamente autorevoli.

Stiamo parlando di testate online, organi di stampa ufficiali, ma anche portali istituzionali.

In tal senso, l’unica cosa che devi fare per iniziare è proprio quella di contattare tutte queste realtà e proporre loro gli URL del tuo sito.

Chiaramente, puoi comprendere che stiamo parlando di livelli alti.

Come sempre, a determinare una qualsivoglia collaborazione è la qualità dei contenuti.

In altri termini, è impensabile ottenere un Backlink da tali siti senza offrire qualcosa di “prezioso”, in termini di contenuti.

Ad ogni modo, ci sono diverse testate online che, previo pagamento, offrono un piccolo spazio e chiunque lo chieda.

Tra l’altro, non parliamo nemmeno di cifre esagerate, visto che, grosso modo, questi servizi costano qualche centinaio di euro.

Sarebbe senz’altro un buon investimento, quindi tieni in considerazione pure tale ipotesi.

4. Partnership

Un altro metodo utilizzato per fare Link Building è proprio quello di stringere una partnership con delle realtà “complementari” alla tua.

Insomma, stiamo parlando di una collaborazione “Win-To-Win”.

Un chiaro esempio di applicazione pratica la troviamo nel mondo del Fitness, anche se il “pattern” di base può essere replicato in qualsiasi altra nicchia di mercato.

Oramai, sono davvero tanti gli atleti che, nell’ambito della loro disciplina, collaborano con realtà parallele.

Quindi, integratori, piuttosto che vestiario, accessori e via dicendo.

Fortunatamente, tra le varie cose, Internet ci ha permesso di “abbattere” le barriere dello spazio.

Pertanto, non importa quale sia la tua nicchia di mercato.

Senz’altro, ti basterà navigare un po’ per trovare qualcuno che, pur restando nello stesso ambito, propone un servizio specifico complementare al tuo.

5. Acquisto Backlink

Infine, ci sono anche coloro che fanno Link Building comprando i Backlink. Conviene davvero fare così?

La risposta è “dipende”.

Può spingere il tuo sito come un razzo, così come affossarlo definitivamente.

Tutto dipende da chi eroga tale servizio.

Infatti, l’unico modo per far fruttare tale pratica consiste proprio nel far passare queste acquisizioni come genuine.

Nello specifico, parliamo di qualità, quantità e periodicità nel tempo.

Difatti, un ruolo di primo piano lo gioca proprio il quanti link comprare e con che frequenza, proprio come spieghiamo nella rispettiva guida di approfondimento.

Riassumendo, quindi, se riesci a “spacciare” i Backlink acquistati come organici, Google non solo non ti creerà nessun problema.

Al contrario, ti premierà con un ottimo posizionamento, magari all’interno della Top 10 della sua SERP.

Stai forse cercando Backlink italiani di qualità e che non ti mettano nei casini?

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Quindi approfittane, più tempo passa, più tarderai ad ottenere la visibilità tanto desiderata.

Link Building: errori da evitare

Per quanto concerne il Link Building, i principali errori da evitare sono:

  1. Link Rotti (Broken Link)
  2. Siti Spam
  3. Scambio Link diretto
  4. Acquisti azzardati

Il punto focale della questione è molto semplice da comprendere.

Se Google nota che stai cercando di “fregarlo”, sappi che ti penalizzerà all’istante.

Ecco perché è fondamentale condurre l’attività di Link Building secondo certi criteri e, soprattutto, evitando determinati errori.

A scanso di equivoci, non l’abbiamo inserita nella lista perché la diamo per scontata, ossia la “pertinenza” che deve desumersi dalla rete di Backlink.

In parole povere, deve esserci sempre un “filo logico” che unisce i 2 siti, basato principalmente sulla semantica.

Come già ribadito più volte, il solo fatto che qualcuno “a caso” linki verso il nostro sito non significa automaticamente fare Link Building, intesi?

Detto ciò, analizziamo nel dettaglio gli errori sopra elencati.

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1. Link Rotti (Broken Link)

I così detti “Broken Link” (o “Link Rotti”), altro non sono che dei collegamenti “ciechi” che rimandano a pagine che non esistono più.

Chiaramente, rappresentando un bel problema, dal momento che anche i motori di ricerca tengono conto di tale fattore.

Di conseguenza, è necessario dotarsi di tutta una serie di tool specifici, a cominciare dalla ormai nota Google Search Console.

Grazie ad essa, infatti, potrai individuarli e correggerli all’istante, magari con un “redicrect” o con la modifica della pagina stessa.

Non solo, volendo ci sono anche SEMRush – ottimo pure la ricerca, analisi e selezione Parole Chiave – così come ScreamingFrog e Dr.LinkCheck.

Grazie ad essi, potrai verificare anche i tuoi link esterni verso i siti altrui, per un’azione a 360°.

Per saperne di più, comunque, ti invitiamo a leggere la nostra guida dedicata alla Checklist SEO tecnica che va fatta periodicamente al proprio sito.

2. Siti Spam

Un altro errore riguardante il Link Building che tendono a fare i principianti è quello di non verificare da dove provengono i Backlink.

Infatti, devi sapere che esiste una sorta di “lista nera” dei motori di ricerca, in cui sono raggruppati tutti quei siti che tentano di fregarli, in modo o nell’altro.

Pertanto, se uno di questi dovesse linkare verso il tuo, verresti penalizzato di conseguenza.

Insomma, piuttosto che ottenere tali Backlink di scarsissima qualità, meglio non ottenerli.

Per fortuna, anche in tal caso possiamo contare sui soliti tool, cioè il già citato SEMRush, ma anche SEOZoom.

Grazie ai loro database sempre aggiornati puoi verificare qualsiasi URL e, di conseguenza, capire la sua reale “bontà”.

È scontato che, nel caso scoprissi di essere stato linkato da un sito spam, devi prendere provvedimenti all’istante, in modo da interrompere il collegamento.

3. Scambio Link diretto

E’ vero, alcuni dei metodi per fare Link Building di cui abbiamo già parlato prevedono, in qualche modo, una sorta di scambio di link.

Tutto ciò da sì i suoi frutti, ma solo a determinate condizioni.

Prima di tutto deve esserci una stretta correlazione tra i 2 siti.

Inoltre, è necessario che questi abbiano una certa autorevolezza nel rispettivo ambito.

Giusto per fare un esempio pratico, mettiamo caso che tu abbia avvitato da poco un sito nella nicchia X.

Dunque, un sito con pochi contenuti e ancora da sviluppare a dovere

Mettiamo caso che anche un tuo amico abbia deciso di fare lo stesso, ma nella nicchia Y che non centra assolutamente nulla con la tua.

Ecco, mettervi d’accordo per inserire a vicenda i vostri rispettivi URL sarebbe, decisamente, una pessima idea.

I crawler “capirebbero” benissimo e vi penalizzerebbero entrambi.

È di fondamentale importanza esaminare bene chi linka, ma anche chi viene linkato.

4. Acquisti azzardati

Infine, quando parliamo Link Building fatta tramite l’acquisto di Backlink è praticamente ovvio che bisogna fare attenzione sia alla quantità, che alla periodicità di acquisizione.

Dando per scontato che siano Backlink di qualità, acquisirne troppi in troppo poco tempo desterebbe, senz’altro, il sospetto da parte dei crawler.

Pertanto, è necessario procedere con cautela, comprandone pochi alla volta.

Insomma, comprarne a più non posso non ti porterà nessun beneficio, anzi.

Difatti, affinché i Backlink facciano effetto è di cruciale importanza decidere la giusta quantità, ma anche saper aspettare un minimo.

Diciamo che, grosso modo, una campagna di Link Building seria deve essere programmata da “qui”, a 7-8 mesi.

Certo, un periodo non poi così breve, tuttavia senz’altro più corto rispetto ai tempi di un organico Link Earning.

Il tutto, chiaramente, portando sempre avanti la creazione di contenuti di qualità ottimizzati in ottica di SEO On-Page, in modo da accrescere l’autorevolezza del sito e, quindi, “giustificare” l’acquisizione di Backlink da parte di altri.

4.1 Quanto tempo ci mettono i Backlink a fare effetto?

Purtroppo, ad eccezione del personale di Google, nessuno può rispondere con esattezza a tale domanda.

Diciamo che, tenuto conto dei tempi di scansione periodica da parte dei crawler, 15 giorni è il tempo minimo affinché un nuovo Backlink venga “preso in considerazione”.

Per vedere i suoi effetti, occorre, però, attendere un po’ di più.

Stiamo parlando di circa 2-3 mesi, proprio come spieghiamo nella nostra guida dedicata proprio a quanto tempo ci mettono i Backlink a fare effetto.

Ecco perché bisogna pianificare una strategia a medio e a lungo termine.

Tra l’altro, tieni presente che tale arco temporale è determinato anche dalla nicchia specifica.

È ovvio che se c’è tanta offerta, i crawler impiegano più tempo a scansionare ogni singolo sito, così come determinare la loro posizione nella SERP.

L’importanza del Link Building nella SEO: considerazioni finali

  • L’espressione “Link Building” potremmo tradurla in italiano con “Costruzione dei Link” e, in sostanza, si tratta – per l’appunto – di creare una vera e propria rete di collegamenti.
  • Molto semplicemente, stiamo parlando dell’acquisizione “artificiale” dei così detti “Backlink”, ossia link esterni che puntano verso il tuo.
  • Da non confondere, però, con il “Link Earning”, cioè l’acquisizione “organica” di questi ultimi, derivata, chiaramente, dalla qualità e quantità di contenuti presenti nel tuo sito.
  • Detto ciò, il Link Building serve, per l’appunto, a velocizzare la creazione della rete di Backlink, in modo tale da soddisfare alcuni parametri che determinano il posizionamento nella SERP dei motori di ricerca.
  • Per fare Link Building in contesto di SEO Off-Site è necessario lavorare su diversi ambiti, come il Guest Blogging, le Recensioni, ma anche collaborare con la stampa “main stream” e istituzionale.
  • Volendo, però, puoi anche optare per l’acquisto dei Backlink, a patto di rivolgerti ad agenzie specializzate proprio come noi di Backlink-Boss.
  • Infatti, gli errori da evitare in fatto di Link Building consistono proprio nell’acquisto fatto senza criterio e/o da siti spam, ma anche nel non “riparare” i link rotti (Broken Link).